CANDIDATURE AL PROGETTO CHIUSE.
L’utilizzo di ruote in poliuretano elastomerico è oggi adatto ad un vasto range di applicazioni, grazie alle caratteristiche di tali materiali che consentono di sopportare alti carichi, anche in maniera prolungata, garantendo condizioni di rotolamento ottimali anche su pavimentazioni non perfettamente piane.
I campi di applicazione, quali la logistica veloce, il settore automotive, il settore delle costruzioni e più in generale il settore industriale, sono sempre più interessati a prodotti che consentano di superare i limiti degli attuali materiali ed in particolare possano garantire condizioni di utilizzo ancora più elevate di quelle attuali, quali, ad esempio, maggior portata massima garantita, miglior grip nel caso di ruote motrici, funzionamento in condizioni di temperatura ambiente superiore a 50°C, etc.
Velocità e carico massimo di utilizzo, caratterizzano generalmente i limiti di utilizzo della ruota, unitamente alle caratteristiche di resistenza ad usura e rotture durante il normale funzionamento.
Le caratteristiche del poliuretano elastomerico sono associate in generale ad una forte capacità del materiale di comprimersi e decomprimersi, senza generare degrado; questo ciclo di lavoro genera un riscaldamento del materiale che, all'aumentare di carico e velocità, cresce sino a poter generare delle condizioni critiche per il funzionamento corretto della ruota.
La possibilità di modificare la matrice del poliuretano con l’utilizzo di nanocompositi e/o di strutture ad elevate caratteristiche meccanico termiche, quali graphene o nanotubi di carbonio, riteniamo possa migliorare non solo la resistenza meccanica della ruota e perciò la sua durata nel tempo, ma anche modificare il ciclo di isteresi e la fase di smaltimento del calore, permettendo di conseguenza di ottenere ruote con limiti di portata e velocità nettamente migliori rispetto ai materiali poliuretanici attualmente disponibili. La possibilità di additivare nanocompositi consente altresì di modificare il grip tra ruota e pavimento, in modo da poter meglio trasferire la trazione nel caso di ruote motrici.
L’introduzione di tale composti, dispersi in opportuni additivi, necessita anche di attento studio delle condizioni di processo, al fine di verificare la compatibilità con le attuali attrezzature di trasformazione e di garantire una corretta distribuzione spaziale nel poliuretano e in tal senso di generare una matrice completa.
Tali composti si ritiene possano anche secondariamente modificare le condizioni di conducibilità elettrica del materiale, garantendo la realizzazione di manufatti antistatici e/o conduttivi.
I miglioramenti nella vita del prodotto e nelle condizioni limite di utilizzo risultano, attualmente, estremamente interessanti per un mercato che sempre più cerca di caratterizzare il proprio prodotto con eccellenza e ridotta manutenzione e sono inoltre particolarmente utili, dato l’aumento di stringenti regolamenti riguardo alla sicurezza.
Il progetto comprende pertanto lo studio di vari composti che possano influenzare in maniera significativa le caratteristiche meccaniche del poliuretano e/o la capacità di smaltire calore della stessa. Tale integrazione non è stata per ora sviluppata in quanto prende in considerazione materiali di recente introduzione nel mondo industriale.
Studio dei diversi composti di recente introduzione nel mondo industriale.
La sfida innovativa risulta in tal senso sia nell'individuazione dei nanocomposti che meglio consentono di migliorare le caratteristiche indicate, sia nella definizione di un processo di integrazione e miscelazione del composto all'interno della matrice polimerica del materiale, senza che l’integrazione stessa possa generare discontinuità del materiale, ottenendo perciò una integrazione completa dei materiali che consenta di migliorare in maniera rilevante la qualità e le performance del prodotto finito.
Tipologia di presenza: Team meeting periodici